Una certa quantità di sangue viene prelevata dal paziente (come se donasse il sangue), opportunamente miscelata in un tempo ben definito con un'adatta quantità di ossigeno-ozono ad una precisa concentrazione e reinfusa nello stesso paziente. Durata complessiva del procedimento: 20 - 30 minuti.
Il sangue venoso viene riossigenato. L'elasticità della parete del globulo rosso aumenta ed aumenta anche la sua capacità a legare l'ossigeno ed a distribuirlo ai tessuti. Il globulo rosso, più elastico e più ricco di ossigeno, può arrivare meglio nei capillari più piccoli, portando ossigeno in territori carenti o non più ossigenati direttamente. Questo determina un potente stimolo alla formazione di nuovi vasi sanguigni, condizione indispensabile per l’apporto delle sostanze utili per quel tessuto
(per esempio i nuovi piccoli vasi presenti nell’osso potranno portare nuovamente il Calcio e le sostanze necessarie per ricostruire l’osso osteoporotico).
Si liberano sostanze particolari presenti nel sangue (interleuchine, citochine, interferone, ecc.), che danno una potentissima spinta al sistema immunitario, con conseguente sua regolazione e massima utilizzazione.
Mediante il meccanismo d'azione sopra descritto l'autoemotrasfusione con Ossigeno e Ozono viene utilizzata: